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G7 esorta Pechino: "Più pressione sulla Russia"

I sette Paesi più industrializzati chiedono alla Cina di impegnarsi nell'indurre Mosca a ritirarsi dall'Ucraina. Ma resta aperta la delicata questione di Taiwan

  • 20 maggio 2023, 11:05
  • 24 giugno 2023, 07:54
Le delegazioni delle nazioni presenti al meeting del G7 a Hiroshima in una foto ufficiale

Le delegazioni delle nazioni presenti al meeting del G7 a Hiroshima in una foto ufficiale

  • Keystone
Di: AP/EnCa

Il G7 si è unito nell'esortare la Cina a fare pressione sul suo partner strategico, la Russia, affinché ponga fine alla sua guerra di aggressione all'Ucraina. In una dichiarazione congiunta rilasciata sabato, i leader del Gruppo delle sette democrazie mondiali più ricche hanno sottolineato di non voler danneggiare la Cina e di essere alla ricerca di "relazioni costruttive e stabili" con Pechino, "riconoscendo l'importanza di impegnarsi a fondo e di esprimere le nostre preoccupazioni direttamente alla Cina".

"Invitiamo la Cina a fare pressione sulla Russia affinché cessi la sua aggressione militare e ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe dall'Ucraina", si legge nel documento. "Incoraggiamo la Cina a sostenere una pace globale, giusta e duratura basata sull'integrità territoriale e sui principi e gli scopi della Carta delle Nazioni Unite", anche attraverso colloqui diretti con l'Ucraina.

La cooperazione con la Cina è necessaria dato il suo ruolo globale e le sue dimensioni economiche, ha affermato il gruppo, facendo appello a lavorare insieme su sfide come il cambiamento climatico, la biodiversità, i debiti e le necessità di finanziamento dei Paesi vulnerabili, le preoccupazioni per la salute globale e la stabilità economica.

I leader hanno però espresso "seria preoccupazione" per la situazione nei mari della Cina orientale e meridionale, dove Pechino sta espandendo la sua presenza militare e minaccia di usare la forza per esercitare il suo totale controllo sull'autogovernata Taiwan. Le nazioni del G7 hanno chiesto una "risoluzione pacifica" della rivendicazione cinese su Taiwan, che è rimasta irrisolta da quando i comunisti di Mao Tsedong hanno conquistato il potere sulla terraferma cinese nel 1949.

La dichiarazione è stata rilasciata il secondo giorno di un vertice di tre giorni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è giunto a Hiroshima sabato per partecipare agli incontri previsti nella giornata di domani, domenica 21.

Il vertice del G7 in Giappone

Telegiornale 19.05.2023, 20:00

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