Un consiglio sulla biancheria intima da parte dell’esercito può sembrare strano, ma i reggiseni con ferretto rappresentano un rischio reale. “Qualsiasi parte metallica tra la parte superiore del corpo e il giubbetto antiproiettile può essere un pericolo importante in caso di onde d’urto o l’impatto di schegge o proiettili” spiega Lara Joye, tenente e specialista sanitaria dell’esercito. Il ferretto rischia infatti di perforare la cassa toracica o provocare un pneumotorace.
L’esercito incoraggia l’uso di reggiseni senza ferretto (La Matinale, RTS, 12.05.2025)
Comme le sue colleghe in uniforme, Lara Joye ha ricevuto, il mese scorso, una lettera dell’esercito che la RTS ha potuto consultare. La lettera “raccomanda vivamente” di indossare reggiseni senza ferretto durante il servizio. Come incentivo, il Dipartimento federale della difesa (DDPS) rimborserà l’acquisto di questi indumenti intimi fino a 100 franchi ogni tre anni.
Lara Joye accoglie con favore questa misura, anche se avrebbe trovato più pratico che l’esercito fornisse direttamente questi indumenti: “In un mondo ideale, sarebbe più semplice ricevere tutti i reggiseni al nostro primo giorno di servizio”. Tuttavia, ritiene che poter scegliere reggiseni abbia anche il vantaggio di selezionare quelli che le si addicono meglio.
Da parte sua, l’esercito indica di aver deliberatamente rinunciato a fornire i reggiseni, preferendo lasciare la scelta, e di “puntare su un modello di rimborso, più adatto alle esigenze individuali”, scrive.
L’esercito contava quasi 2’800 donne nelle sue fila l’anno scorso, ovvero meno del 2% degli effettivi totali. Il DDPS vuole portare questa quota al 10% entro il 2030.

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Notiziario 12.05.2025, 14:00
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