Siemens taglierà 150 impieghi a Zugo, in seno alla divisione Building Technologies, che attualmente ne conta 500. La filiale elvetica del gruppo tedesco attivo nei settori dell’edilizia, energia e della salute ha motivato la decisione con gli effetti negativi dell’apprezzamento del franco, dopo che la Banca nazionale svizzera ha deciso di abbandonare la soglia minima di cambio con l’euro. “È l’unica soluzione per garantire la sopravvivenza di questa sede”, ha affermato Matthias Rebellius, il direttore generale della divisione toccata dal provvedimento.
La sede di Zugo
Alcune linee di produzione saranno trasferite all’estero, spiega la conglomerata tedesca (la maggior d’Europa per fatturato e dipendenti) lunedì in una nota stampa. Il trasferimento dei lavoro dovrebbe cominciare a inizio 2016. La diminuzione degli effettivi avverrà mettendo fine ai contratti di lavoro temporanei, con pensionamenti anticipati e attraverso fluttuazioni naturali della forza lavoro. Licenziamenti saranno tuttavia inevitabili ma un piano sociale è stato allestito per l’occorrenza.
ATS/ludoC
RG delle 18.30 del 15/06/2015; il servizio di Anna Maria Nunzi