L’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali sarà inevitabilmente superato nei prossimi anni. Lo ha ammesso mercoledì il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, a Ginevra in occasione del congresso dell’Organizzazione meteorologica mondiale.
Non riuscire a limitare l’aumento della temperatura significa che non verrà rispettato l’Accordo sul clima di Parigi, siglato nel 2015 dalla comunità internazionale. Mentre gli scienziati avvertono sulle conseguenze catastrofiche per l’umanità nel caso in cui non si riesca a limitare il riscaldamento globale. Ovvero, un aumento di fenomeni meteorologici estremi come ondate di calore, tempeste e forti precipitazioni.
CO2 ai massimi storici
La scorsa settimana, l’agenzia meteorologica ha riferito che nel 2024 i livelli di anidride carbonica nell’atmosfera, che intrappolano il calore, sono saliti al massimo storico, raggiungendo un livello mai visto nella civiltà umana e causando un clima più estremo.
L’incontro a Ginevra è stato organizzato per promuovere sistemi di allerta precoce che aiutino tutti i Pesi a prepararsi a questi fenomeni estremi. “Senza il vostro monitoraggio a lungo termine, non potremmo beneficiare degli avvertimenti e delle indicazioni che proteggono le comunità e risparmiano milioni di vite e miliardi di dollari ogni anno”, ha indicato Guterres nel suo discorso.
Di parere opposto è il presidente statunitense Donald Trump, che a settembre, in occasione dell’Assemblea generale dell’ONU aveva definito le scoperte scientifiche sul cambiamento climatico come “la più grande frode mondiale di tutti i tempi”. A gennaio, nel primo giorno del suo secondo mandato, Trump aveva ritirato gli Stati Uniti dall’Accordo sul clima di Parigi.
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Nel suo intervento, Guterres sembra aver voluto rispondere a Trump, indicando che senza la scienza e i dati climatici trasparenti, il mondo non avrebbe mai compreso l’emergere della “minaccia pericolosa ed esistenziale del cambiamento climatico”. E ha aggiunto: “Dobbiamo combattere la disinformazione, le molestie online e il greenwashing” e “la scienza e i ricercatori non dovrebbero mai aver paura di dire la verità”.
Tra meno di un mese la COP30
A metà novembre si terrà in Brasile la COP30, la Conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, durante la quale si cercherà di garantire il successo degli sforzi internazionali per limitare le emissioni attraverso accordi e impegni vincolanti.

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