Almeno cinque persone sono morte e numerose altre sono rimaste ferite per il crollo di un edificio nella Striscia di Gaza, secondo quanto riferito venerdì dall’agenzia palestinese Wafa, mentre due sono state uccise dal crollo di un muro che ha investito un campo di tende dove sono alloggiati degli sfollati. All’elenco si aggiunge la morte, di freddo, di due persone fra cui un bambino. Questo il bilancio provvisorio del passaggio della tempesta “Byron”, che ha provocato inondazioni in ampie parti della Striscia.
Il maltempo ha aggravato ulteriormente una situazione umanitaria già profondamente critica, in cui centinaia di migliaia di persone hanno perso le loro case e vivono in alloggi di fortuna o in tendopoli attorno alle quali, con pale e sandali ai piedi, cercano di scavare trincee. Una protezione ben misera, di fronte alle insistenti precipitazioni.
RG 12.30 del 12.12.2025 - Il servizio di Michele Giorgio
RSI Info 12.12.2025, 12:28
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Un periodo di forte pioggia non è del tutto inusuale fra autunno e inverno nella regione, ma trova ora impreparati gli abitanti e un territorio già devastato da due anni di attacchi israeliani e per questo vulnerabile. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, 761 siti che accolgono in tutto 850’000 sfollati presentano elevati rischi di allagamento.
La protezione civile aveva avvertito gli abitanti di non cercare riparo nelle costruzioni già danneggiate e fragilizzate dalle bombe, che hanno distrutto dall’ottobre del 2023 anche le infrastrutture che avrebbero permesso di canalizzare e assorbire il grande quantitativo di acqua caduto nel giro di poche ore.








