Ha suscitato qualche dubbio la recente decisione del Tribunale cantonale di Zurigo che ha confermato l’obbligo di sedute di consulenza presso un centro di autoaiuto per un padre di famiglia di Winterthur responsabile di violenza domestica.
Le indagini, cominciate all’inizio del 2014, hanno condotto al divieto per l’uomo di avvicinarsi ai figli e alla consorte che, però, ha fatto rimuovere l’imposizione, volendo dare una seconda chance alla vita familiare.
Il marito avrebbe dovuto recarsi presso un centro di consulenza, ingiunzione contro cui ha presentato ricorso, che è stato appunto respinto.
Mike Mottl, direttore del centro Mannebüro, al quale l’uomo dovrebbe rivolgersi, ritiene che le sedute potrebbero essere inutili data la mancanza di motivazione dell’interessato.
Ruedi Winet, presidente delle Autorità di protezione di bambini e adulti di Zurigo è invece soddisfatto. “Si può fare una certa pressione per ottenere dei risultati. Anche una mezza disponibilità a rimettere in discussione i propri comportamenti violenti può dare esito positivo”.
RG/ZZ