Stefan Holenstein, presidente della Società svizzera degli ufficiali (SSU) mette in guardia dal referendum contro la riforma dell'esercito. Le Forze armate presentano delle lacune, ha indicato sabato a SRF, e "se non saranno colmate, corriamo il pericolo di un loro collasso".
Contro il progetto di sviluppo dell'esercito, accolto dalle Camere federali lo scorso 18 marzo, è stato lanciato un referendum. Il suo promotore è il "Gruppo Giardino", che si batte per un esercito di milizia forte e considera la riforma un dimezzamento delle forze armate. Il termine ultimo per la raccolta delle 50'000 firme necessarie scade il 7 luglio.
Secondo Holenstein, la riforma è la prima davvero concreta elaborata negli ultimi vent’anni, in quanto soddisfa al meglio vari ambiti, da quello del materiale a quello finanziario e del personale. “Siamo davvero in un posizione piuttosto comoda che non avevamo in precedenza, senza contare che quest’affinamento permette all’esercito di essere più agile, ma con più muscoli”, ha concluso il numero 1 della SSU.
ATS/EnCa