Incaprettato e ormai mummificato, perché morto da almeno tre mesi: il 19 agosto 2010 era stato trovato così, in un appartamento di Legnano, il corpo di un 52enne tunisino. Da venerdì, il suo presunto assassino si trova nelle prigioni italiane.
La Svizzera lo ha infatti consegnato agli agenti della squadra mobile. Il 26enne era detenuto nella Confederazione per reati comuni e si spacciava per algerino. Era in realtà a sua volta tunisino. Ad incastrarlo sono stati i riscontri del DNA e il dettaglio degli incisivi separati, presente nel racconto di un testimone. Gli inquirenti italiani erano riusciti a ricostruirne gli spostamenti negli ultimi anni attraverso un po' tutta l'Europa, seguendo le tracce del suo cellulare e dei prelievi al bancomat.
ANSA/pon