Trentasei mesi - tre anni - di detenzione da espiare interamente, a cui va dedotto il periodo trascorso in carcerazione preventiva. È questa la pena stabilita dalla presidente della Corte delle Assise criminali Monica Sartori-Lombardi nei confronti del massaggiatore di 54 anni comparso in aula la scorsa settimana. La sua complice, pure a processo, è invece stata prosciolta dalle accuse con la formula “in dubbio pro reo”, in quanto non è stato possibile dimostrare il suo coinvolgimento nei fatti.
Il 54enne italiano è stato invece condannato per truffa aggravata, falsità in documenti, riciclaggio, appropriazione indebita e altri reati.
Per l’accusa, il caso era chiaro: 18 persone hanno perso i loro risparmi, complessivamente oltre 600’000 franchi. La truffa, perciò, ci sarebbe stata. Da qui, la richiesta di pena, 4 anni e mezzo di carcere per il massaggiatore e 2 anni e 11 mesi per la sua complice. Il processo si era aperto a Lugano la settimana scorsa e non sono mancati i colpi di scena.
I fatti
Alla sbarra è comparso un 54enne italiano: massaggiatore e personal trainer che millantava esperienza in finanza, fiuto negli investimenti e che si dichiarava pure proprietario di una fantomatica società americana attiva in borsa. A clienti e amici proponeva investimenti. Mai realizzati. A fargli da braccio destro, una connazionale 50enne che creava la documentazione falsa: veniva usata carta intestata, con cifre e giustificativi bancari, per far credere alle vittime che gli investimenti fruttavano. I soldi, però, li teneva la coppia di complici. Il tutto è avvenuto tra il 2019 e il 2023, quando l’uomo è stato poi arrestato. La donna - restata a piede libero - si era però dichiarata a sua volta vittima: tra le persona raggirate c’era infatti anche suo marito (la coppia aveva versato circa 100’000 euro sul conto dell’imputato). Aveva perciò affermato di essere stata manipolata.
Argomenti, però, che non avevano convinto la procuratrice pubblica Francesca Nicora: per entrambi era stata decisa l’accusa di truffa aggravata e falsità in documenti per 370’000 franchi e oltre 20’000 euro, nonché di riciclaggio di denaro aggravato e inganno alle autorità. Per il 54enne c’era pure l’accusato di truffa aggravata per altri 240’000 franchi.

Chiesti 4 anni e mezzo per il massaggiatore
Il Quotidiano 08.10.2025, 19:00