Specializzata in cybersicurezza, la Nozomi Networks di Mendrisio creerà un software per i caccia militari F-35 statunitensi, aerei che la Svizzera ha in programma di acquistare dagli USA. Le polemiche e gli interrogativi legati all’aumento imprevisto del prezzo dei velivoli non avranno impatto sul progetto.
I 36 aerei da combattimento statunitensi costano e costano più dei 6 miliardi di franchi approvati in votazione popolare. Escluso di lasciarli a terra, il consigliere federale Martin Pfister sta cercando una via d’uscita da questa impasse.
Il Quotidiano della RSI ha voluto capire se le discussioni e le polemiche su questo pasticcio contrattuale siano arrivate fino a Mendrisio, fin dentro gli uffici della Nozomi. Moreno Carullo, co-fondatore di Nozomi Networks, ha dichiarato alle telecamere del Quotidiano che discussioni e polemiche non hanno avuto un impatto. “Il progetto sta funzionando, sta andando”, dice. “Ci sono stati dei ritardi nell’avvio, probabilmente dovuti alla complessità del progetto e di tutti gli altri progetti coinvolti. Un ritardo che possiamo quantificare in circa un anno”.
Nata in Ticino nel 2013, la Nozomi è specializzata nella cybersicurezza industriale. Oggi conta più di 300 collaboratori, anche negli Stati Uniti. Un’ottantina sono nella sede europea di Mendrisio. È una realtà imprenditoriale individuata dal costruttore degli F-35, l’americana Lockheed Martin, per un compito particolare. Questo progetto - spiega Carullo - aiuta a verificare la corretta installazione dei dispositivi sull’aereo. Per esempio controlla che le password siano buone, che non siano installati software inutili, che le comunicazioni siano solo quelle previste e così via. Si tratta “di migliaia di controlli che bisogna fare su centinaia o migliaia di dispositivi: questo software li automatizza”, spiega Carullo.
Il piano prevede che il primo prototipo venga consegnato a inizio 2026. “Il nostro progetto è in fase di sviluppo. Lockheed sta trasferendo una quantità importante di conoscenze e informazioni per aiutarci a creare il nostro prodotto: ci permetterà di supportare maggiormente le strutture amministrative, statali e di difesa degli Stati Uniti”, spiega Michael Dugent, responsabile vendita Nozomi Networks.
Nozomi creerà 15 nuovi posti di lavoro, anche se il progetto non è più quello degli inizi. “Inizialmente doveva essere un centro di addestramento cyber, ma noi non facciamo questo, quindi c’è stato modo di aggiustare il tiro su qualcosa che andava bene per tutti gli attori coinvolti. E Nozomi è tra questi”.