Una giornata di sole, il lago calmo e la voglia di un tuffo: ma cosa accade quando un momento di svago si trasforma in emergenza? È proprio su questo scenario che si è basata oggi, mercoledì, l’esercitazione congiunta tra Rega e polizia lacuale a Gerra Gambarogno. Un corso formativo e di aggiornamento per paramedici e poliziotti per creare sinergie tra i partner di soccorso ed essere ancora più tempestivi in situazioni reali.
Al centro dell’azione un elicottero dal quale si è lanciato in acqua un sommozzatore per soccorrere una “vittima”, interpretata da un agente, recuperato in seguito via lago. L’obiettivo: testare le procedure di sorvolo, raggiungimento e identificazione, il coordinamento tra i soccorritori e la tempestività del recupero, ha spiegato ai microfoni della RSI Davide Polatta, paramedico e istruttore della Rega.
Dal punto di vista del pilota, “le difficoltà maggiori risiedono nella mancanza di riferimenti”, ha spiegato poi Silvio Pini. “Con l’acqua così piatta, da sembrare uno specchio, diventa difficile. Per questo la comunicazione tra l’equipaggio è fondamentale”. L’operazione di ricerca e verifica è infatti un’operazione che può essere molto difficoltosa e richiedere parecchio tempo. Il recupero è poi la parte più veloce dell’operazione.
“È stato interessante approfittare della disponibilità della polizia lacuale — ha dichiarato Polatta a conclusione dell’esercitazione - per esercitarsi. Ed è andata bene, secondo le aspettative”. Soddisfatto anche Amos Brenn, paramedico della Rega: “Questi momenti ci permettono di affinare tecniche e rafforzare la collaborazione con la polizia”.

Esercitazione Rega per incidenti sul lago
SEIDISERA 14.05.2025, 18:00
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