La Pro Grigioni Italiano (PGI) è preoccupata dalle recenti decisioni sull’insegnamento del francese, che hanno preso i parlamenti dei cantoni Zurigo e San Gallo. Il timore è che esse mettano a rischio anche l’insegnamento dell’italiano, già oggetto nei Grigioni di un’iniziativa popolare respinta 7 anni fa.
I due legislativi cantonali si sono pronunciati per posticipare alla scuola secondaria l’insegnamento del francese. L’organizzazione per la promozione e la difesa della minoranza italofona nei Grigioni teme, si legge in una nota, che queste decisioni inducano un effetto a catena “molto sfavorevole per le lingue minoritarie in Svizzera”.
Da rilevare che, una decina di giorni fa, la PGI ha inoltrato una sua presa di posizione al Parlamento zurighese. “Poiché temiamo che una simile decisione possa avere delle ripercussioni negative ben oltre il confine cantonale”, ha scritto, “vogliamo sollecitare il Gran Consiglio zurighese” a rivederla e “a continuare a rispettare quanto previsto dal concordato Harmos”.
I timori della PGI si riallacciano all’iniziativa popolare “Solo una lingua straniera nelle scuole elementari”. Depositato nel 2013, il testo chiedeva che nei Grigioni alle elementari, oltre alla lingua locale, venisse insegnato solo l’inglese o il tedesco. Di conseguenza nelle regioni germanofone sarebbe stato insegnato l’inglese, in quelle italofone e romance il tedesco. Ma nel settembre del 2018, l’iniziativa venne bocciata da quasi il 66% dei votanti.
Secondo Franco Milani, presidente della PGI, l’esito dell’iniziativa fu chiaro e non è più stato messo in dubbio. “Speriamo che questo faccia riflettere i parlamentari zurighesi e sangallesi e che mostri che va garantito quanto previsto dall’accordo intercantonale sull’armonizzazione della scuola obbligatoria (Concordato HarmoS) per l’insegnamento delle lingue straniere”, ha dichiarato.
Intanto il Consiglio federale è intervenuto sulla questione e ha reso noto, venerdì scorso, che metterà in consultazione un progetto per obbligare i cantoni a continuare ad insegnare alle elementari una seconda lingua nazionale.

Il Consiglio federale scende in campo in difesa del francese
Telegiornale 19.09.2025, 20:00