Ticino e Grigioni

Frontalieri: rallentano in Ticino, aumentano nei Grigioni

Sono rispettivamente 79’812 e 10’148 i lavoratori esteri - Analisi e ipotesi sui numeri, dall’accordo fiscale al salario minimo passando per i dazi

  • Ieri, 19:42
  • 44 minuti fa
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In Ticino numero dei frontalieri stabile

Il Quotidiano 06.11.2025, 19:00

Di: Quotidiano/Grigioni Sera/Ats/sdr 

Dopo diversi anni in cui il numero di lavoratori d’oltre confine in Ticino era in costante aumento, i dati del terzo trimestre di quest’anno confermano il rallentamento. È un trend iniziato alla fine del 2023. Prima c’è stato un calo e poi una stabilizzazione dei lavoratori frontalieri in Ticino.

Oggi questi sono arrivati a quota 79’812. Come interpretare, dunque, questa tendenza? Maurizio Bigotta, responsabile del Settore Economia per l’ufficio di Statistica del Canton Ticino, ha provato al Quotidiano della RSI a mettere ordine tra numeri e ipotesi, considerando pure che mancano ancora alcuni dati per avere un quadro completo.

“I fattori - chiarisce subito Bigotta - sono veramente molti. Un’ipotesi sul 2023 è quello sull’accordo fiscale dei frontalieri, ma nel frattempo ci sono stati i dazi americani che hanno rallentato l’economia, in particolare manifatturiera. C’è stato l’andamento dei prezzi al rialzo, molti fattori che possono influenzare in un modo o nell’altro l’andamento dei frontalieri”.

Tra le varie ipotesi, anche quella che molti frontalieri abbiano deciso di vivere in Ticino. Sempre più spesso, infatti, i Comuni di confine segnalano questa volontà. Una tendenza inversa a quella che veniva registrata fino a qualche anno fa. Fino al 2021 il numero di persone che da residenti vogliono diventare frontalieri era in aumento, mentre quelli che da frontalieri vogliono diventare residenti era in calo. Questo a simboleggiare un po’ la mancanza di attrattività del territorio cantonale per quanto riguarda la residenza. “Chiaramente l’accordo fiscale potrebbe aver giocato un ruolo rendendo più attrattivo il trasferimento in Ticino, perché bisognerà pagare le tasse anche in Italia e non soltanto alla fonte in Ticino. Però i dati ancora non non li abbiamo, quindi non sappiamo esattamente se ci sarà un cambiamento di trend. Abbiamo visto anche noi le comunicazioni di vari Comuni che vedono un aumento dei permessi B, però finché non abbiamo i dati in mano non possiamo esprimere un opinione”.

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Disoccupazione, in Ticino sale al 2,7%

Il Quotidiano 06.11.2025, 19:00

I dati sugli occupati residenti saranno disponibili la prossima settimana e con quelli si potrà fare un’analisi più approfondita. Un altro fattore da tenere in considerazione è l’entrata in vigore, lo scorso dicembre, dell’ultimo adeguamento salariale della legge sul salario minimo. “Questo tocca in gran parte i frontalieri, che sono quelli che hanno dei salari generalmente più bassi. Quindi probabilmente porta anche ad avere un potere di acquisto più alto ai frontalieri che potrebbero decidere di trasferirsi in Ticino”, ha concluso il tecnico ribadendo che è ancora presto dunque per capire quanti permessi G sono effettivamente diventati dei permessi B.

Nei Grigioni aumentano i lavoratori italiani, ma anche la disoccupazione

Sono invece dati contraddittori quelli in arrivo dai Grigioni. Da un lato, spiega l’approfondimento di Grigioni Sera, le statistiche diramate dalla Confederazione riportano una crescita della disoccupazione, mentre dall’altro aumenta però il numero di frontalieri. Quelli censiti in terra retica a fine settembre sono 10’148, 350 in più del trimestre precedente, mentre rispetto allo stesso periodo del 2024 l’aumento è di 316 unità. Numeri che smentiscono le previsioni di molti analisti e addetti ai lavori, secondo i quali l’accordo fiscale tra Italia e Svizzera entrato in vigore un paio di anni fa - con un’imposizione accresciuta per i frontalieri - avrebbe indotto molti pendolari a trovarsi un impiego nel Belpaese. Lo stesso dicasi per i timori espressi da imprenditori engadinesi e poschiavini, spaventati all’idea di perdere una fetta consistente di collaboratori. Almeno per ora le cifre raccontano il contrario, ossia che il numero di frontalieri è aumentato considerevolmente.

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Grigioni Sera del Grigioni Sera del 06.11.2025 - Le spiegazioni di Patrick Colombo

RSI Info 06.11.2025, 19:40

La regione con più frontalieri è quella di Maloja, che va da Bregaglia a S-chanf. In totale sono 5’082 i lavoratori che giornalmente passano il confine a Castasegna per recarsi al lavoro in Val Bregaglia e in Engadina. Nella vallata a sud del Maloja si registrano 570 pendolari, una cifra mai raggiunta dal 1996. L’anno scorso nello stesso periodo i frontalieri erano 552. Nella regione Bernina a fine settembre si contavano complessivamente 1’402 lavoratori frontalieri, 524 a Brusio e 878 a Poschiavo. Anche in questo caso un record. Nel 2024 al termine del terzo trimestre erano 1’324. La tendenza in crescita si nota anche nel Moesano, dove i lavoratori con il permesso G erano 763. Pure qui si tratta la cifra più alta degli ultimi trent’anni. La maggior parte lavoravano nel Comune di Grono, che registra 218 frontalieri.

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