La presa di posizione del plenum dei docenti della scuola media di Viganello, diffusa in settembre e apertamente pro-Palestina, non è piaciuta al Municipio di Lugano. L’Esecutivo cittadino ha sollecitato il Dipartimento ticinese dell’educazione, della cultura e dello sport affinché fornisca indicazioni chiare sulla gestione di temi potenzialmente controversi da parte delle scuole.
La lettera aperta “agli abitanti della Svizzera” diffusa dai docenti di Viganello, e poi ripresa anche da alcuni media, criticava l’inazione della Confederazione di fronte alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza. “Come insegnanti - si evidenziava tra l’altro - non ci riconosciamo in questa politica di indifferenza e di silenzio. Sentiamo il bisogno e il dovere di gridare la nostra indignazione e il nostro dolore. Nostro, infatti, è il dovere di educare le giovani generazioni ai princìpi più autentici della democrazia, alla ricerca e alla costruzione di un bene comune, al senso di giustizia e verità, nella strenua difesa dei diritti umani”. Prese di posizione erano poi giunte anche da altre sedi ticinesi, tra cui ad esempio Bellinzona 1 e Acquarossa.
La missiva del Municipio di Lugano è datata invece 9 ottobre, indirizzata al DECS perché - trattandosi di una sede di scuola media - la competenza è cantonale e non comunale. Oltre a rammaricarsi per la natura e i contenuti della lettera aperta, il Municipio la definisce “fuori luogo nell’ambito delle attività scolastiche e istituzionali”. Si sottolinea, in sintesi, che le scuole devono mantenere un ruolo imparziale e neutrale, pena il rischio di creare divisioni tra la comunità scolastica e la cittadinanza. Da qui l’esortazione finale al DECS di fornire indicazioni chiare.