Plastica invisibile, ma presente. Anche nei prodotti locali che portiamo in tavola ogni giorno. Un’indagine condotta da Patti chiari, in collaborazione con il Laboratorio di igiene ambientale e alimenti dell’Università di Catania, ha analizzato diversi alimenti acquistati nella Svizzera italiana. Il risultato? Tutti i campioni contengono microplastiche. In alcuni casi la quantità risulta particolarmente alta. È la prima volta che viene svolta una simile analisi sui prodotti locali della svizzera italiana , anche perché finora non sono stati fisati valori limiti per le microplastiche nel cibo e nell’acqua potabile.
Frutta, verdura, insaccati, latticini, prodotti confezionati e sfusi, biologici o da agricoltura tradizionale: nessuna categoria è risultata immune. Le analisi si sono concentrate sulle particelle più piccole, inferiori a 10 micrometri, quelle che possono essere assorbite dal nostro organismo. E sebbene non sia ancora chiaro quante ne restino davvero nel corpo una volta ingerite , studi recenti le hanno già individuate in organi vitali e persino nelle placche arteriose.
“Le microplastiche sono dannose, non ci sono più dubbi”, afferma la professoressa Margherita Ferrante, esperta nel campo e coinvolta nel progetto. Il packaging, la lavorazione, l’ambiente in cui crescono i vegetali o vengono allevati gli animali sembrano giocare un ruolo chiave.
La puntata di Patti chiari, nella quale verrà svelato anche il quantitativo di microplastiche ingerito in media dagli svizzeri italiani, approfondisce questa scoperta, con dati esclusivi e testimonianze.
Nell’attesa, un consiglio: preferire prodotti locali sfusi e conservarli in vetro può aiutare a ridurre il rischio di contaminazione.
Collegato a SEIDISERA del 07.11.2025 in onda su ReteUno dalle 18
Cosa sono le microplastiche?
RSI Edu 30.08.2021, 13:27








