Ticino e Grigioni

Pronto CCL della vendita

Legge sui negozi: è a tetto il progetto di nuovo contratto collettivo

  • 03.06.2016, 09:41
  • 07.06.2023, 20:30
Convocazione delle parti sociali dopo la votazione del 28 febbraio

Convocazione delle parti sociali dopo la votazione del 28 febbraio

  • © Ti-Press / Golay

Un salario minimo lordo di 3’400-3'600 franchi per 12 mensilità. Questa la proposta di contratto collettivo di lavoro (CCL) nella vendita in Ticino, vincolato alla nuova legge sulle aperture dei negozi (approvata in votazione popolare) secondo quanto anticipa venerdì il Corriere del Ticino. L’intesa riguarda i dettagli sul tempo di lavoro.

I dettagli

Rappresentanti del padronato e sindacati hanno definito giovedì un piano che sarà presentato lunedì prossimo dal consigliere di Stato Christian Vitta, che presiede l’Ufficio di conciliazione. Secondo informazioni raccolte dal Quotidiano, i salari minimi sarebbero previsti per 13 mensilità e varierebbero a seconda del grado di formazione. Per i dipendenti non qualificati l’importo lordo mensile minimo sarebbe di 3'200 franchi. Per coloro che hanno svolto l’apprendistato di due anni 3'400 e per chi ha svolto un tirocinio di tre anni, 3'600.

Un discorso a parte bisogna fare invece per i commerci con meno di 10 dipendenti, per i quali vige il contratto normale di lavoro. La base di partenza dovrebbero essere 3'100 franchi per 13 mensilità (ora è di 3'000 per dodici). Punto questo, il salario salirebbe gradualmente a 3'200 franchi nel corso di tre anni, che non trova consenso di Unia.

Il progetto dovrà essere esaminato per un definitivo via libera dagli organi preposti dei datori di lavoro e dei sindacati. Se tutto dovesse procedere senza intoppi, il CCL potrebbe entrare in vigore all’inizio del 2017.

RedMM/Quot/AlesS/M.A.

Dal Quotidiano:

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