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"Locarno celebra la sua libertà"

Presentato il programma dell'edizione 74, che sarà inaugurata il 4 agosto. Piazza Grande a piena capacità ma con riservazione e certificato Covid

  • 1 luglio 2021, 12:01
  • 1 settembre 2023, 16:34
Marco Solari

Marco Solari

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Di: pon

"Gli ultimi due anni sono sembrati una vita, ma dal 4 al 14 agosto il Locarno Film Festival può tornare a celebrare la sua libertà, architrave di 75 anni di storia, e quella del suo pubblico": il presidente del Festival Marco Solari ha condiviso il suo entusiasmo nel presentare oggi, giovedì, Locarno 74, edizione che, come già noto, sarà inaugurata dalla prima mondiale di "Beckett", thriller del regista italiano Ferdinando Cito Filomarino, e dalla consegna dell'Excellence Award a Laetitia Casta, mentre il Pardo d'onore sarà attribuito nei giorni seguenti a John Landis e la retrospettiva sarà dedicata ad Alberto Lattuada. Come nel passato, sono state organizzate due conferenze stampa, a Berna il mattino e a Bellinzona nel pomeriggio.

Raphaël Brunschwig

Raphaël Brunschwig

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Quella della ripartenza dopo l'anno della pandemia, "sarà un'edizione piena, senza rinuncia ad alcuna delle attività previste, pur nel rispetto delle misure di prevenzione contro il Covid", ha detto dal canto suo il direttore operativo Raphael Brunschwig: Piazza Grande e Fevi avranno la normale capacità, ma saranno richiesti un certificato Covid e una riservazione online.

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Niente certificato, invece, ma riservazione, capacità ridotta a due terzi e mascherina per chi assisterà alle proiezioni in sala. Il certificato Covid, inoltre, è necessario anche per entrare alla Rotonda, la cui nuova veste è stata presentata già nei giorni scorsi. I limiti di pubblico, ha detto Brunschwig, fanno stimare una perdita equivalente a circa la metà delle riserve. Una particolare attenzione è riservata in particolare al pubblico più giovane, i bambini, in collaborazione anche con Castellinaria.

Giona Nazzaro

Giona Nazzaro

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In Piazza Grande saranno 14 le opere proiettate, ma si lavora ancora a un paio di dettagli che saranno annunciati nel corso di luglio, ha preannunciato il nuovo direttore artistico Giona Nazzaro, che ha presentato le giurie e il programma. "Senza pubblico non c'è il festival" e "la noia è vietata. Vogliamo celebrare il ritorno al cinema", ha detto Nazzaro, ha sostituito Lili Hinstin a fine 2020.

Sarà la cineasta statunitense Eliza Hittman a presiedere il quintetto - dove il volto più noto è quello di Isabella Ferrari - che sceglierà il Pardo d'oro fra le 17 opere del concorso internazionale provenienti da 12 Paesi, una delle quali svizzera ("Soul of a Beast" di Lorenz Merz). La curiosità, ha detto Nazzaro, è "Leynilögga" di Hannes bór Halldorsson, che oltre che cineasta è... il portiere della nazionale di calcio islandese. Nei Pardi di domani, è presente un nuovo concorso riservato ai "Corti d'autore", con un film, fra gli altri, di Marco Bellocchio.

In tutto i film in programma saranno 203, fra cui 97 prime mondiali, 8 prime internazionali e 19 opere prime. Se si considerano anche i Paesi di co-produzione, sono 45 le nazioni rappresentate da almeno un lungometraggio e 34 da cortometraggi.

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