Gli imprenditori svizzeri dovranno essere garanti dei salari e delle condizioni di lavoro praticate da tutte le ditte a cui assegnano appalti. Lo ha deciso all'unanimità il Consiglio degli Stati che si è così allineato al Nazionale, affrontando la modifica della Legge sulle misure accompagnatorie agli accordi di libera circolazione.
Concretamente, questa responsabilità non sarà più limitata ai soli subappaltatori diretti: il padronato svizzero dovrà rispondere solidalmente per tutti gli imprenditori e subappaltatori che si succedono in una catena contrattuale.
La legge mira al settore delle costruzioni
La nuove disposizioni si applicheranno unicamente nell'edilizia, nel genio civile e nei rami accessori dell'edilizia, settori dove il dumping salariale è più evidente. La legge, inoltre, non è valevole retroattivamente.
Un freno alla concorrenza sleale
Il dumping, ha affermato il ministro dell'economia Johann Schneider-Ammann, non penalizza soltanto i salariati, ma nel contempo costituisce una concorrenza sleale nei confronti delle piccole e medie imprese svizzere che rispettano i minimi contrattuali.