Le Borse dell'Asia-Pacifico viaggiano in territorio negativo ma non si è assistito a scenari da “panic selling”: la bocciatura emersa dal referendum in Grecia sulle misure di austerità richieste in cambio di altre risorse per il salvataggio alimentano scenari imprevedibili, appesantendo da subito l'euro sulle principali valute che ha poi cominciato a recuperare terreno.
Con l'ipotesi di possibile uscita di Atene dall'eurozona, la Borsa di Tokyo, in apertura ha subito una brusca frenata dell'1,65% migliorata a metà seduta a -1,5% ma riscivolata poco dopo a -2,37% chiudendo poi a -2,08%. Reazioni negative, seppur con parziali recuperi, a Sydney (-1,14%), a Seul (-2,40%), Taiwan (-0,45%), Singapore (-0,68%), Malaysia (-1,30%) e Hong Kong (-4,49%). In controtendenza i mercati cinesi.
In attesa degli sviluppi in Europa, l'euro ha ridotto le perdite iniziali sul dollaro e sulla piazza valutaria nipponica si è portato a 1,1047 (-0,60%). La moneta unica ha recuperato anche sullo yen (-0,72%, a 135,45), sulla sterlina (-0,58%, a 0,7097) e sul franco svizzero (-0,21%, a 1,0421). Il biglietto verde, infine, è scambiato a 122,61 yen, limando la flessione allo 0,16%.
Red.MM/ANSA/ATS/Swing