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Cresce la pressione russa su Bakhmut

Situazione sempre più difficile per le truppe ucraine, che però non hanno abbandonato finora la città

  • 4 marzo 2023, 12:19
  • 24 giugno 2023, 05:13
  • UCRAINA
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RG 12.30 del 04.03.2023 La corrispondenza di Stefano Grazioli

RSI Mondo 04.03.2023, 13:13

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Di: AFP/Reuters/pon

Le forze russe stanno progressivamente stringendo d'assedio Bakhmut, città del Donbass da sette mesi teatro di una delle battaglie più sanguinose del conflitto ucraino. Nel loro quotidiano bollettino, sabato anche i servizi segreti militari britannici riferiscono della situazione sempre più difficile per i soldati che difendono la località ridotta a un cumulo di macerie e dove restano solo poche migliaia dei 70'000 abitanti di prima del conflitto. Intensi combattimenti proseguono dentro ed attorno alla città. Due ponti sono stati fatti saltare nelle ultime 36 ore, uno dei quali lungo la strada fra Bakhmut e Chasiv Yar, essenziale per i rifornimenti ucraini dopo che le altre vie di collegamento sono finite in mano russa.

Il capo del gruppo Wagner Evgeni Prighozhin

Il capo del gruppo Wagner Evgeni Prighozhin

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Venerdì Evgeni Prigozhin, capo del gruppo Wagner che è in prima fila nell'assalto, aveva esortato il presidente Volodymyr Zelensky a ordinare un ritiro e soprattutto l'evacuazione dei civili rimasti, affermando che Bakhmut è quasi completamente circondata e prossima alla capitolazione.

I difensori non si sono però ancora decisi ad abbandonarla: i russi, presenti ormai in diversi quartieri, "non hanno ancora preso il controllo", ha affermato il vicesindaco Oleksandr Marchenko alla BBC. Kiev rivendica di aver respinto degli attacchi a Ivanivske e Bohdanivka. Persi quei villaggi, l'accerchiamento sarebbe completo.

Sergei Shoigu in visita ai soldati nell'est dell'Ucraina

Sergei Shoigu in visita ai soldati nell'est dell'Ucraina

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La lenta avanzata russa

Da settimane ormai le truppe del Cremlino e i mercenari Wagner hanno iniziato a muovere un fronte che per tre mesi era rimasto sostanzialmente immobile. Anche se a piccoli passi, sono avanzati non solo attorno a Bakhmut - conquistando diversi villaggi oltre alla vicina città di Soledar - ma anche in direzione di Siversk con l'intenzione di puntare sulle città di Kramatorsk e Sloviansk.

Hanno inoltre alleggerito la pressione ucraina su Kreminna, più a nord, e preso di mira con costanti bombardamenti anche Kupiansk, importante snodo logistico di cui avevano ceduto il controllo durante la controffensiva ucraina nella regione di Kharkiv in settembre. Nel caso di Kupiansk, gli ucraini hanno ordinato venerdì l'evacuazione delle famiglie e delle persone più vulnerabili. La battaglia infuria infine più a sud anche a Avdiivka e Vuhledar.

Valore forse più simbolico che strategico

Guerra in Ucraina tra sabotaggi e città contese

SEIDISERA 03.03.2023, 18:24

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L'importanza strategica di Bakhmut è discussa e sul tema gli esperti sono divisi, ma dal profilo simbolico si tratta indubbiamente di una battaglia importante. Mosca vuole farne un trampolino per completare poi l'occupazione del Donbass, mentre Zelensky ha definito la città "una fortezza".

Un soldato ucraino ferito

Un soldato ucraino ferito

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Gli ucraini si stanno battendo fino all'ultimo uomo subendo (come gli aggressori) pesanti perdite. Il collaboratore della RSI Cristiano Tinazzi, che si trova nella vicina Kramatorsk, ne ha dato testimonianza in SEIDISERA di venerdì: "Andando verso la città, mi sono fermato in un punto di evacuazione medica. In mezz'ora sono arrivati quattro corpi e una decina di feriti", ha raccontato.

La visita al fronte di Shoigu

Il momento "caldo" è sottolineato anche dalla visita nell'est dell'Ucraina del ministro della difesa russo Sergei Shoigu, che solo in rare occasioni dal 24 febbraio 2022 si era mostrato vicino alle truppe impegnate al fronte.

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