Il Tribunale di Milano ha reso note mercoledì le motivazioni della condanna a 6 anni di reclusione per terrorismo internazionale di Abu Omar. Tra il 2001 e il 2003, l’ex imam della città lombarda avrebbe reclutato adepti pronti anche a sacrificarsi “nella battaglia contro i non musulmani” da inviare in Kurdistan.
A provarlo sono decine di pagine di intercettazioni telefoniche. Tuttavia, secondo i giudici di Milano, il rapimento di Abu Omar da parte della CIA nel 2003 e la detenzione patita hanno giocato un ruolo nella determinazione della pena nonostante l’”evidente pericolosità” dell’uomo.
La sentenza era stata emessa il 6 dicembre in contumacia visto che Abu Omar si trovava, e si trova tutt’ora, in Egitto.
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