Le persone che lavorano meno del 70%, una volta raggiunta l’età della pensione, rischiano di finire in povertà poiché le loro entrate saranno inferiori al minimo vitale. È quanto emerge da uno studio presentato giovedì dalla Conferenza svizzera dei delegati alla parità fra uomini e donne.
Ad essere maggiormente a rischio con il sistema attuale (la Svizzera è lo Stato dove il part-time è più diffuso) sono le donne che, sempre più spesso, devono ricorrere alle prestazioni complementari dell’AVS. Il 60% delle lavoratrici ha un impiego a tempo parziale, mentre tra gli uomini la percentuale scende al 16.
La Conferenza sollecita una doppia risposta da parte della politica. Da un lato tramite una migliore protezione dei bassi salari nell’ambito della riforma Previdenza 2020 che è all'esame delle Camere. Dall’altro attraverso un maggiore sostegno alle strutture per l’infanzia in modo da permettere alle mamme attive di avere una percentuale lavorativa che le possa mettere al riparo dalla povertà.
Diem/ATS
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Pensionati in part-time
Telegiornale 09.06.2016, 20:00