Cresce la tensione in Egitto dove lunedì mattina l'esercito ha sparato contro alcuni sostenitori del deposto presidente Mohamed Morsi davanti a una caserma del Cairo, facendo una strage (42 morti secondo l'ultimo bilancio).
Il partito Libertà e Giustizia di Morsi, espressione dei Fratelli musulmani, ha lanciato un appello alla sollevazione popolare. Due soldati, in mattinata, sono stati catturati dai partigiani dell'ex presidente e costretti a rilasciare una dichiarazione contro le forze armate. Stando al portavoce del Ministero della salute egiziano i feriti sarebbero almeno 300. Non meno di 200 le persone arrestate.
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PP 12.00 Il servizio di Alessandro Bertellotti
RSI Info 08.07.2013, 14:11
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RSI Info 08.07.2013, 14:11
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RG 07.00 La corrispondenza di Laura Cappon
RSI Info 08.07.2013, 13:53
I Fratelli Musulmani, che da giorni manifestano contro il golpe militare, accusano i soldati di aver aperto il fuoco sui dimostranti inermi. Secondo l'esercito, invece, un "gruppo terrorista armato" avrebbe tentato di assaltare una caserma della Guardia repubblicana.
(red. MM/ats)
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