Ticino e Grigioni

Ecco dove sono finite le scorte Covid

Dopo l’emergenza e la penuria iniziale, il materiale acquistato si è accumulato e oggi è conservato in un magazzino segreto del Sottoceneri – La visita con il farmacista cantonale

  • 29 maggio 2023, 06:59
  • 3 luglio 2023, 09:15

Covid, il materiale in magazzino

Il Quotidiano 28.05.2023, 19:00

Di: Quot/dielle

Un magazzino enorme da 1'400 metri quadrati in una località segreta del Sottoceneri. Dentro c'è tutto un mondo legato al Covid-19: mascherine prodotte a Sigirino e Ligornetto, ma anche a Dandong, in Cina. Guanti, disinfettante, tute e camici di tipologie e taglie diverse.

Ci sono anche i camici di maggior qualità, realizzati dalla Consitex a Stabio. “Di camici – spiega alla RSI il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini – ne avevamo casualmente 2-3'000 a inizio pandemia, perché il piano pandemico della Confederazione non prevedeva di fare delle scorte. Nella realtà però abbiamo avuto un fabbisogno enorme, per cui abbiamo dovuto arrangiarci…”.

Attualmente in questo deposito di camici ce ne sono quasi 100'000, mentre di mascherine chirurgiche se ne contano 1,2 milioni, circa 60'000 le FFP2 e FFP3. “Questo materiale – prosegue Zanini – non può essere ‘riciclato’, o meglio non si può farlo ruotare all’interno del consumo ordinario che c’è nelle strutture sanitarie. Sono delle merci impegnate a ‘fondo perso’”.

Il perché è presto detto: oggi ogni struttura sanitaria ha le proprie scorte, questa maxi riserva è invece pronta a entrare in gioco in caso di penuria. Il materiale ha però una data di scadenza: alcune mascherine scadranno già a fine 2024, ma non vuol dire che finiranno nel cestino. “Quando abbiamo ricostituito lo stock dopo le forniture della prima ondata, abbiamo comprato sul territorio ticinese da quelle aziende che si erano impegnate a produrre mascherine e, nei contratti, abbiamo stabilito che una volta raggiunta la data di scadenza avremmo chiesto di ri-testare il prodotto per prolungare la data di scadenza” conclude Zanini.

Non scadono invece oggetti e utensili dei centri di vaccinazione. L'ultimo - a Rivera - ha chiuso un mese fa, e tutto è stato depositato nel deposito sottocenerino in attesa dell'inventario.

Se anche nelle vostre case è rimasto del materiale di protezione, il consiglio è di conservarlo al riparo dall'umidità e dalla polvere, creando così una piccola scorta privata.

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