HCAP, cuore e identità

L'Ambrì Piotta è una questione di "cuore e identità", recita il titolo della terza edizione del volume di Brenno Canevascini e Sandro Regusci - che ripercorre la storia statistica in Lega nazionale dal 1947 ad oggi del club Leventinese - e che sarà presentato ufficialmente giovedì. Le vicende del sodalizio vengono inoltre ripercorse grazie a 250 fotografie e a diversi contributi testuali: "E voglio far notare che l’Ambrì è l’unico club in Lega nazionale in Svizzera, e questo calcolando tutti gli sport, ad avere una ricostruzione statistica completa", afferma Canevascini.

La pubblicazione è stata firmata a quattro mani…
“Le mie e quelle di Sandro Regusci, che mi ha dato un grandissimo aiuto nell’ambito della ricerca e della raccolta del materiale storico e d’archivio”.

Quanti anni di lavoro ci sono in questo libro?
“La prima edizione è datata 2003, ma per arrivare a pubblicarla abbiamo lavorato tre anni. La seconda è del 2007 e rispetto alla prima non aveva solo statistiche, ma aveva anche una parte redazionale ed una fotografica. Questa terza versione ricalca quella precedente, ma con immagini e testi completamente diversi”.

Ce ne parli…
“Abbiamo scelto alcuni personaggi legati all’Ambrì Piotta che per certi versi sono anche un po’ folcloristici e caratteristici. Eccone alcuni: Massimo Camesi (un tifoso che va in motorino fino a Davos per assistere al match tra i grigionesi e l’Ambrì e sta in viaggio due giorni), Flavio Monighetti (con il suo punto di vista, da ex dirigente), Filo Filippelli (il gerente del Dazio Grande), Giuseppe Giovanardi (il presidente del fans club Bologna) ed Eros Wagner (il San Nicolao dell’Ambrì). Queste personalità sono state descritte dalla penna magistrale di Ruggero Glaus. Ma non è tutto, perché c’è anche un servizio particolare dedicato all’enfant prodige della valle: Inti Pestoni. E un servizio fotografico realizzato dai giocatori presso alcune ditte vicine all’Ambrì”.

Joe Pieracci