#SpikeSoBlack
A una decina di giorni dalla consegna degli Oscar e dopo la polemica per le “No Black Nominations” (rimbalzata tramite l'hashtag #OscarsSoWhite), Spike Lee si prende la sua rivincita alla Berlinale con un film fuori concorso dedicato alla comunità nera di Chicago: Chi-Raq.
La canzone rap dei titoli di testa
che tornerà spesso nel corso delle oltre due ore di durata, spiega subito il titolo: Chicago vanta il primato di capitale del crimine degli Stati Uniti con quasi 7.500 persone uccise dal 2001 ad oggi in sparatorie, più della guerra in Iraq, da cui la crasi delle due parole.
La morte di una bambina
finita in mezzo a uno scontro fra gang innesca la rivolta capeggiata dalla donna del rapper Chi-Raq: riprendendo l’omonima commedia di Aristofane, Lisistrata propone prima alle sue amiche, poi alle donne di Chicago un giuramento per cui rifiuteranno i rapporti sessuali con il proprio uomo fino a quando non regnerà la pace fra le diverse fazioni
.
Lo sciopero del sesso fa notizia
Si propaga velocemente nel resto dell’America e al di fuori, fino a quando Chi-Raq decide di porre fine alle battaglie con un colpo di scena finale.
Una storia che si rifà alla tragedia greca
ma contaminata con ironia da coreografie da musical a tempo di rap (come il balletto con improbabili cinture di castità) e siparietti comici (le ragazze fingono di sedurre alcuni militari per poi imbavagliarli e ammanettarli come gesto contro la violenza di ogni guerra), il tutto condito da slogan altrettanto divertenti come: “No Peace, No Pussy” o “Lock It Up!”.
Il cast è molto interessante e vede il rapper Nick Cannon nei panni di Chi-Raq, la provocante Teyonah Parris in quello di Lisistrata, e nei ruoli secondari star come: Jennifer Hudson (realmente nata a Chicago), Samuel L. Jackson, Angela Bassett, Wesley Snipes.
Unica star bianca: uno spassoso John Cusack nei panni del prete che dice e canta la messa per la ragazzina morta e supporta questa comunità femminile.
Ma le quote white, Spike?
Francesca Felletti
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