Sono oltre 2'250 le otarie della california, per la maggior parte cuccioli, morti di fame o arenati sulle spiagge tra Santa Barbara e San Diego dall’inizio del 2015; più della metà nel solo ultimo mese. Si tratta della più grave moria di questi leoni marini mai registrata.
Gli esperti ritengono che il fenomeno sia causato dall’acqua del mare troppo calda che spinge le prede dei leoni marini – calamari e sardine ad esempio – molto più in basso nell’oceano. Di conseguenza, le madri devono andare molto più lontano per trovare il cibo, lasciando da soli i loro piccoli più tempo del solito: senza possibilità di nutrirsi, i cuccioli molto indeboliti si riversano sulle coste.
Il numero di decessi reso noto lunedì dal servizio di informazione nazionale per l’industria ittica, è quasi 10 volte superiore a quello dei primi tre mesi dello scorso anno, e di oltre il doppio rispetto alle cifre 2013, il peggiore anno finora registrato per la specie.
Reuters/ludoC