“Salari migliori, pensioni migliori, uguaglianza uomo-donna subito”: sono le rivendicazioni di questo primo maggio 2023 che ha visto sfilare diverse migliaia di persone in una cinquantina di località svizzere. L’Unione sindacale svizzera (USS) denuncia la continua erosione del potere d’acquisto di molti lavoratori che spinge molti genitori a lavorare entrambi e già lancia, sul piano della parità, la volata per il terzo sciopero delle donne il prossimo 14 giugno.

Ma a parlare di lavoro in questi giorni c’è anche il padronato, preoccupato dalla crescente penuria di personale: in Svizzera a fine 2022 erano oltre 120’000 i posti di lavoro vacanti. Per colmare la lacuna, l’Unione svizzera degli imprenditori (USI) chiede tra altre cose di frenare la tendenza a lavorare meno, a privilegiare un lavoro part-time, in particolare tra le nuove generazioni e chi dispone di un diploma accademico. Potere d’acquisto, parità uomo-donna, penuria di personale: tre aspetti legati al mondo del lavoro di cui discutiamo con:

• Vania Alleva, presidente Unia e vicepresidente Unione sindacale svizzera;

• Marco Taddei, membro di direzione dell’Unione svizzera degli imprenditori.

Modem su Rete Uno alle 08:30, in replica su Rete Due alle 18:30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app RSINews e RSIPlay.