Mele Bell, mele Uster, mele d’uva acerba, mele rosa bernesi, tutte varietà di mele meno conosciute che ogni anno, in autunno, il Giardino Botanico dell’Università di Zurigo ospita la Obstsortenmarkt dove vengono presentate diverse varietà di frutta antica. Grazie all’associazione Fructus, e a ProSpecieRara, che si dedicano alla conservazione delle varietà di vegetali antichi, e all’ex direttore del Giardino Botanico di Zurigo Peter Enz, oggi in Svizzera si possono vantare oltre 1’200 varietà di mele antiche.
La nascita di un’iniziativa di conservazione
L’esperta alimentare Esther Kern spiega in un’intervista su “A point” di SRF , dedicata a “50 varietà di mele in un unico mercato: una storia unica”, la nascita del mercato e il suo legame con la conservazione delle varietà vegetali. L’Obstsortenmarkt nasce dall’iniziativa di Fructus e di Peter Enz, che per molti anni membro del comitato direttivo nonché uno dei massimi esperti di frutticoltura in Svizzera. Il progetto, avviato vent’anni fa, è scaturito dalla necessità di catalogare il patrimonio frutticolo svizzero e di individuare strategie per preservare le numerose varietà riscoperte.
La ricchezza delle varietà di mele svizzere
Tra le specie censite, le mele occupano un posto di rilievo. Sebbene alcune varietà non brillino per sapore, molte altre vantano un notevole valore culinario. Sono proprio queste ultime ad essere state selezionate per la conservazione. L’obiettivo è stato renderle attraenti per i consumatori, creando così un incentivo per gli agricoltori a prendersi cura di questi alberi antichi. In quest’ottica, il mercato svolge un ruolo cruciale: non solo offre ai visitatori l’opportunità di assaggiare e acquistare queste rare varietà, ma contribuisce attivamente alla loro preservazione, promuovendo la biodiversità frutticola e sostenendo le tradizioni agricole locali.
Le allergie alimentari sono sempre più diffuse, e tra queste anche quella alle mele, che può causare fastidi significativi. Tuttavia, come spiegato dalla scienziata Christine Brugger a SRF, in una puntata dedicata alle “Mele che funzionano anche per chi soffre di allergie”, esistono diverse soluzioni per chi ne soffre:
- Freschezza: le mele appena raccolte tendono a contenere meno allergeni rispetto a quelle conservate a lungo. Preferire i prodotti di stagione è quindi consigliabile.
- Varietà “amiche”: esistono varietà specifiche, come la “mela Santana”, selezionate appositamente per il loro ridotto contenuto di proteine allergeniche, rendendole più tollerabili.
- Cottura: il calore è un alleato. Cucinare le mele (ad esempio in torte o purea) distrugge gli allergeni, rendendole sicure anche per i soggetti allergici.
Non solo mele: un’esperienza completa
Un tempo queste mele, oggi considerate rare, venivano vendute al mercato di Bürkliplatz. Nel mercato attuale, esperienze culinarie uniche vengono offerte non solo al banco di frutta Fructus, ma anche presso diverse altre bancarelle che propongono frutta e specialità provenienti da tutta la Svizzera in modo delizioso. I buongustai rimarranno stupiti e anche gli intenditori scopriranno probabilmente qualcosa di nuovo. In offerta ci sono anche diversi prodotti locali, come la “Moutarde de Bénichon”, la “Tarte au vin cuit”, ma anche frutti tropicali come i cetrioli blu dalla pianta Decaisnea fargesii, il mangostano e la cherimoya e molto altro ancora. Insomma, un’esperienza che permette di scoprire varietà insolite, ma anche prodotti della tradizione.
L’importanza della biodiversità frutticola
Ogni varietà di mela possiede caratteristiche uniche, che non sempre sappiamo come sfruttare al meglio. Queste possono riguardare la tolleranza delle piante alle malattie o ai parassiti, la compatibilità con i nutrienti, o la resistenza legata ai cambiamenti climatici, come la tolleranza alla siccità. L’esperta Esther Kern ricorda, dalla sua infanzia in fattoria, una specie che è caduta in disuso ma che era molto familiare: la varietà di mela Bella di Boskoop. Solo più tardi il suo valore è stato riscoperto e oggi è di nuovo un alimento popolare in cucina.
Le varietà antiche si distinguono da quelle moderne per l’età, la maggiore resistenza e un sapore diverso. Queste, pur essendo spesso più robuste contro malattie e parassiti, non presentano sempre l’aspetto uniforme e accattivante di quelle moderne, spesso selezionate per esigenze commerciali. La diversità delle piante coltivate rappresenta un patrimonio culturale, e alcune varietà sono legate a usanze specifiche. Il recupero e l’impiego di varietà antiche, rare e di colture trascurate possono arricchire la biodiversità nei campi e la varietà nel piatto, a beneficio della produzione agricola e del piacere dei consumatori.
L’interesse di Esther Kern si concentra anche sull’evoluzione dei gusti. Ha notato, ad esempio, come la mela campana, tradizionalmente legata alle persone anziane, stia stranamente conquistando anche i giovani: «Sembra che le loro preferenze stiano cambiando», commenta, trovando la tendenza molto interessante. Per questo motivo, il mercato rappresenta un’opportunità unica per riscoprire queste varietà, favorire l’interazione con gli esperti e promuovere la loro importanza, coinvolgendo sia gli appassionati che un pubblico più vasto.
Questa iniziativa è resa possibile dall’associazione Fructus, che, oltre a dedicarsi alla conservazione delle specie, mantiene un contatto diretto con i frutticoltori, recandosi personalmente per le attività di raccolta.
40 Anni di Fructus a Basilea
Fructus festeggia il suo 40° anniversario con una grande mostra di circa 700 varietà di frutta tradizionali. L’appuntamento è al vecchio mercato coperto di Basilea, il 18 e 19 ottobre 2025 .Il motto dell’evento è “Godetevi la varietà delle varietà di frutta!” e saranno inoltre offerte diverse opportunità di degustazione, workshop, attività e stand informativi. In contemporanea, il mercato ospiterà la “Giornata della Mela”, ricca di stand tematici e attività pratiche dedicate al frutto simbolo per eccellenza.