Questa settimana, “Racconti di vite. Storie svizzere da gustare” illumina due percorsi paralleli, emblematici del passaggio generazionale in due delle più prestigiose realtà vitivinicole svizzere. Stiamo parlando di Mattia Bernardoni, erede della cantina Tamborini, e Cesare Delea, oggi al timone dell’omonima azienda insieme ad Angelo e al fratello David.
Due percorsi fatti di coraggio ed esitazione, di entusiasmo e consapevolezza dei rischi. Le loro esperienze dimostrano come, nel mondo vitivinicolo odierno, l’unica vera minaccia non sia il cambiamento, ma l’immobilità di fronte a un orizzonte in continua evoluzione.
Il richiamo delle origini: la scommessa di Mattia Bernardoni
Dopo un tentativo di allontanarsi dai vigneti di famiglia e un’esperienza in Australia, Mattia viene richiamato a casa da una telefonata dello zio Claudio Tamborini. A soli ventiquattro anni, con la responsabilità di un’eredità importante, la sua missione diventa quella di traghettare l’azienda nel futuro. Oltre all’inaugurazione di uno shop online nel 2019, la sua visione passa dal trasformare la bottiglia da semplice prodotto a veicolo di un’esperienza da narrare.
L’innovazione digitale di Cesare Delea
L’avventura di Cesare inizia in modo quasi casuale, grazie all’intuizione del padre ristoratore che un giorno decise di acquistare due barrique. Con un percorso formativo in economia e informatica, Cesare rientra in azienda nel 2014, imprimendo una forte accelerazione sulla digitalizzazione, mossa che si rivelerà cruciale con l’arrivo della pandemia. La sua direzione è stata messa alla prova da un mercato instabile, una recessione e persino un attacco informatico, sfide che hanno rafforzato la sua visione strategica.
L’appuntamento di “Casa Svizzera”, su Rete Uno, che racconta il mondo del vino ticinese
Ogni mercoledì, le frequenze di Rete Uno si sintonizzano su Casa Svizzera per il consueto appuntamento intitolato “Racconti di vite. Storie svizzere da gustare”. Condotto da Alice Pedrazzini e Fabrizio Casati, questo spazio, nato dalla sinergia con Ticinowine, si propone di svelare l’anima del vino ticinese attraverso i ritratti dei suoi protagonisti: produttrici e produttori, vignaiole ed enologi, donne e uomini che, spesso coinvolgendo intere famiglie, vivono la vigna quotidianamente. Il risultato è un mosaico di dialoghi spontanei, dove l’amore per la terra diventa il filo conduttore di un racconto autentico e coinvolgente.
https://www.rsi.ch/s/3235071
