La scienza italiana piange la scomparsa uno dei suoi esponenti più illustri. E' morto all'età di 96 anni Luigi Luca Cavalli-Sforza, il ricercatore celebre per avere gettato le basi della genetica delle popolazioni e per avere dimostrato l'infondatezza scientifica del concetto di razza umana.

Notiziario 16.00 del 01.09.18: morto Luigi Cavalli-Sforza
RSI Info 01.09.2018, 18:46
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Nato a Genova il 25 gennaio 1922, è deceduto venerdì a Belluno, dove viveva. La sua carriera scientifica - dopo gli studi svolti anche con Giuseppe Levi (maestro dei tre premi Nobel: Rita Levi-Montalcini, Renato Dulbecco e Salvador Luria) del quale visse l'espulsione dall'università di Torino in applicazione delle leggi razziali fasciste - era cominciata in Gran Bretagna al fianco di sir Ronald Fisher e dagli anni '50 era proseguita fra Italia, dove insegnava nell'università di Pavia, e gli Stati Uniti, nell'università di Stanford.
Tra le sue opere si annoverano: "Genetica, evoluzione, uomo", "Evoluzione", "La transizione neolitica e la genetica di popolazione in Europa", "Storia e geografia dei geni umani", "L'uomo. Animale genetico o culturale?" e "Vita in evoluzione". Nel 2013 la sua ultima pubblicazione (con Daniela Padoan) "Razzismo e noismo. Le declinazioni del noi e l'esclusione dell'altro".
Laurea honoris causa nel 1986, nel 1999 l'allora presidente della Confederazione Ruth Dreifuss gli consegnò il premio della fondazione Eugenio Balzan per la scienza delle origini dell'uomo.