Ticino e Grigioni

Cleveland, Castro è il papà della piccola

Gli esami del DNA confermano i sospetti

  • 10.05.2013, 09:01
  • 05.06.2023, 18:06

Il procuratore generale dell’Ohio ha dichiarato che gli esami del DNA, protrattisi per tutta la notte, hanno confermato che Ariel Castro, il rapitore delle tre ragazze liberate tre giorni fa a Cleveland, è il papà della piccola di sei anni nata in cattività e ritrovata nell'abitazione del 52enne. Il suo profilo genetico, ha proseguito Mike DeWine, non coincide però con nessun altro caso nello Stato.

L'uomo intanto, secondo quanto riferito dalla CNN che cita fonti inquirenti, durante l'interrogatorio starebbe, sulla base delle indicazioni fornite dalle sue vittime, confessando gran parte dei reati.

La polizia ha inoltre reso noto che l'individuo "creò una camera della tortura a casa sua, che per dieci anni è stata una prigione privata nel cuore della città". La raccapricciante brutalità delle sevizie che queste ragazze hanno subito lungo questi dieci anni - spiegano le stesse fonti - "sono aldilà di ogni umana comprensione".

Per questo e per aver provocato diversi aborti alle giovani, il procuratore Tim McGinty, incaricato della pubblica accusa, ha affermato che cercherà di ottenere la pena di morte per l'uomo.

"Sono un predatore sessuale"

In una lettera del 2004, ritrovata a casa sua dagli inquirenti, secondo i media locali, oltre a descrivere il rapimento di due vittime, Castro avrebbe affermato d’essere un “predatore sessuale” e, invocando aiuto, avrebbe scritto di voler metter fine ai suoi giorni. Per ridurre il rischio di suicidio l’avvocatessa della difesa (nominata d’ufficio) ha intanto chiesto che il suo assistito sia posto sotto stretta sorveglianza.

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