La notte è trascorsa tranquilla a Roma, dopo il corteo di sabato contro l'austerità a senso unico, accompagnato da scontri. Molti manifestanti hanno dormito all'addiaccio e hanno deciso di mantenere l'"acampada" (accampamento) a Porta Pia. Hanno convocato un'assemblea aperta "a tutta la città, anche a chi non ha partecipato alla sfilata", sotto la statua del bersagliere, sulla quale sventolano una bandiera "noTAV" e un lenzuolo con la scritta "stop agli sfratti, agli sgomberi e ai pignoramenti".
Presidio fino a martedì
Un presidio sarà conservato fino a martedì, giorno di un incontro con il ministro Lupi e di una nuova manifestazione.
I dimostranti ancora presenti in piazza hanno contestato il racconto del corteo di sabato fatto dalla stampa. Tutti i giornali, accusano, si sono focalizzati unicamente sugli incidenti, perdendo di vista i veri obiettivi della manifestazione, come quello di attirare l'attenzione sull'emergenza abitativa.
Sedici arresti e cinque espulsioni
Il ministro dell'interno Alfano ha intanto stilato un nuovo bilancio dei fermi: in tutto le persone prese in custodia dalla polizia sono state 16. Cinque black bloc francesi sono stati espulsi verso il loro paese. La questura ha dal canto suo stilato un rapporto molto positivo sul funzionamento del dispositivo di sicurezza, al quale hanno partecipato 4'000 uomini. I disordini sono stati contenuti e si è evitato lo spauracchio del ripetersi dei durissimi scontri del 15 ottobre 2011.
ANSA/pon
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