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Gaza, il Consiglio di sicurezza ONU vota il sostegno al piano Trump

Approvata la risoluzione USA, con l’astensione di Russia e Cina, che autorizza una forza internazionale di stabilizzazione - Hamas contraria - Dichiarazioni shock di Ben Gvir: “Leader palestinesi da assassinare”

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Macerie e distruzione a Gaza City, in una foto di ieri (domenica)

Macerie e distruzione a Gaza City, in una foto di ieri (domenica)

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Di: AFP/Reuters/ANSA/dielle 

Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato la risoluzione americana che supporta il piano di pace di Donald Trump per Gaza e autorizza una forza internazionale di stabilizzazione del fragile cessate il fuoco per l’enclave palestinese e che dovrebbe anche disarmare Hamas.

Il testo, modificato più volte durante i delicati negoziati tra i Quindici, ha ottenuto 13 voti a favore e l’astensione di Russia e Cina.

L’ambasciatore americano all’ONU Mike Waltz ha definito “storica” la risoluzione USA adottata: “Sotto la presidenza di Donald Trump gli Stati Uniti continueranno a portare risultati con i nostri partner”, ha sottolineato, salutando “l’opportunità di porre fine a decenni di spargimento di sangue e rendere realtà una pace duratura”.

Hamas contro la risoluzione

Poco dopo il voto Hamas ha respinto la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite redatta dagli Stati Uniti, affermando che essa non soddisfa i diritti e le richieste dei palestinesi e cerca di imporre un mandato internazionale sull’enclave a cui i palestinesi e le fazioni della resistenza si oppongono.

“Assegnare alla forza internazionale compiti e ruoli all’interno della Striscia di Gaza, compreso il disarmo della resistenza, la priva della sua neutralità e la trasforma in una parte in conflitto a favore dell’occupazione”, ha aggiunto il gruppo.

11:03
Combattenti di Hamas cercano i corpi degli ostaggi israeliani insieme agli operatori della Croce Rossa, Striscia di Gaza, 2 novembre 2025

Hamas dice no al piano Trump

SEIDISERA 14.11.2025, 18:00

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Le dichiarazioni shock di Ben Gvir: “Leader palestinesi da assassinare”

Prima del voto, il ministro israeliano della Sicurezza interna, Itamar Ben Gvir, esponente dell’estrema destra messianica, ha chiesto l’arresto del presidente palestinese Mahmoud Abbas e l’assassinio di alti funzionari palestinesi nel caso in cui il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si fosse pronunciato a favore di uno Stato palestinese.

Il piano di Trump prevede in futuro la possibilità della creazione di uno Stato palestinese sovrano e indipendente, prospettiva a cui si oppone fermamente il governo Netanyahu.

“Se accelerano il riconoscimento di questo Stato fabbricato, se l’ONU lo riconosce, voi (...) dovete ordinare assassinii mirati di alti funzionari dell’Autorità Palestinese, che sono terroristi a tutti gli effetti, e ordinare l’arresto di Abbas”, ha dichiarato Ben Gvir rivolgendosi al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu davanti ai giornalisti.

L’Autorità Palestinese, guidata da Abbas, ha denunciato “dichiarazioni incendiarie” che riflettono “una politica ufficiale dello Stato occupante (Israele, che occupa la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, ndr), che sostituisce la forza allo Stato di diritto, calpesta la legittimità internazionale e si basa sull’impunità”.

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