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I “figli di Sant’Agostino” come Robert Francis Prevost

Il nuovo Papa è il primo pontefice che arriva dall’ordine fondato nel XIII secolo e presente oggi in una cinquantina di Paesi

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RG 12.30 del 09.05.2025 La corrispondenza di Nina Fabrizio

RSI Info 09.05.2025, 17:42

  • Reuters/Augustinian Province of Our Mother of Good Counsel
Di: RG/ANSA/pon 

“Sono un figlio di Sant’Agostino”, ha rivendicato Robert Francis Prevost parlando per la prima volta da Papa, giovedì sera dalla Loggia delle Benedizioni di San Pietro. Se Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, era stato il primo pontefice gesuita (appartenente quindi alla Compagnia di Gesù fondata da Ignazio da Loyola nel 1534), Prevost è il primo agostiniano. Dell’ordine - in cui entrò come novizio 22enne nel 1977 - è stato anche priore generale, un incarico ora ricoperto dallo spagnolo Alejandro Moral Antón.

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Robert Prevost giovane agostiniano, con il Papa Giovanni Paolo II

  • reuters

Ma chi sono gli agostiniani? Gli agostiniani sono un ordine mendicante, che si richiama ai concetti di povertà evangelica, di predicazione ambulante e di estrema fraternità. Il nome deriva da quello del santo di Ippona, africano di origini berbere, convertitosi e divenuto uno dei Padri della Chiesa, che è vissuto a cavallo fra il IV e il V secolo. Ma la nascita dell’ordine è molto più tarda.

Agostino fu autore di una regola monastica di preghiera, frugalità e castità, la “Regula ad servos Dei”, che è servita da ispirazione dall’XI secolo come base per la riforma dei monasteri e dei capitoli cattedrali. L’ordine trae origine dalle diverse congregazioni di eremiti con regola agostiniana che erano sorte specialmente in Italia nei secoli XII e XIII. Il 16 dicembre 1243 Papa Innocenzo IV promulgò la bolla “Incumbit nobis” con la quale invitava le numerose comunità di eremiti della Tuscia a riunirsi per costituire un unico Ordine religioso con la regola e lo stile di vita di S. Agostino. Nella prima metà del ‘300 i circa 15’000 Agostiniani erano distribuiti in oltre 300 conventi suddivisi in 25 province. Nel 1327, con la bolla “Veneranda sanctorum patrum”, Papa Giovanni XXII concesse loro di fondare una casa a Pavia, accanto alla tomba di sant’Agostino, che veniva proposto come precettore, padre, generale e capo.

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Papa Francesco durante un'udienza speciale con frati agostiniani nel 2016

  • reuters

Nel ‘500 e ‘600 gli agostiniani si impegnarono nelle missioni in America, Asia e Africa. Nel 1551 fondarono la prima comunità a Lima, in Perù, proprio il Paese dove Prevost ha trascorso molti anni da missionario e poi da vescovo di Chiclayo. Sul finire del ‘700 conobbero un periodo di decadenza, quando l’imperatore asburgico Giuseppe II fece chiudere molti monasteri. Il rilancio si ebbe un secolo più tardi, sotto Leone XIII, proprio il Papa di cui Prevost ha assunto il nome.

Due agostiniani sono entrati nella storia, per motivi molto diversi: appartenevano all’ordine sia Martin Lutero, prima dello strappo della Riforma, che l’abate ceco Gregor Mendel, padre della genetica moderna nell’800.

Oggi, caduto il riferimento all’eremitismo, gli agostiniani si chiamano Ordo Fratrum Sancti Augustini. L’ordine conta circa 2’800 frati, è presente in una cinquantina di Paesi ed è organizzato in una forma di vita moderatamente austera, che concilia il cenobitismo (la vita comunitaria) con gli studi e le ricerche, rivolte soprattutto agli scritti dei Padri.

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