L’Oceano Atlantico è agitato come sempre di fronte alle coste di Cotonou, capitale economica del Benin. Decine di navi petroliere e mercantili attendono ancorate in rada di avere accesso alle banchine. Una motovedetta della marina militare beninese si accosta ad un’enorme nave commerciale per far salire a bordo un gruppo di militari pesantemente armati che presidieranno l’imbarcazione.
Tra tutti i mari del mondo, il Golfo di Guinea è da diversi anni la zona marittima più esposta alla pirateria e al banditismo. Le organizzazioni criminali puntano al sequestro del personale di bordo straniero, attaccano sempre più al largo e usano metodi violenti.
Nel 2020, 27 dei 28 rapimenti in mare registrati a livello mondiale si sono verificati in quest’area, mentre in media gli attacchi a segno o sventati sono centinaia ogni anno. I 19 paesi costieri del Golfo, dopo anni di difficoltà croniche legate alla mancanza di mezzi e personale, hanno deciso di agire ottenendo risultati significativi.