Il futuro Governo di unità nazionale dei palestinesi riconoscerà Israele. Lo ha promesso a Ramallah Mahmud Abbas, a seguito della riconciliazione fra l'Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) e i radicali del movimento Hamas.
Il nuovo Esecutivo, che dovrebbe essere costituito nell'arco di cinque settimane, "dovrà respingere violenza e terrorismo", ha quindi sottolineato il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (ANP).
Israele non sarà tuttavia riconosciuto in quanto "Stato ebraico", come da tempo chiede con forza il premier israeliano Netanyahu. Rispondendo ancora una volta negativamente alla richiesta, Abbas ha ricordato che essa non è mai stata rivolta all'Egitto e alla Giordania, gli unici paesi arabi che hanno firmato accordi di pace con Israele.
Gelida quindi la reazione del Governo di Tel Aviv, secondo cui Abbas ha dato il "colpo di grazia" al processo di pace, "riciclando le stesse condizioni e sapendo già che Israele non le accetterà", si legge in un breve comunicato.
Red.MM/ATS/ARi
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La corrispondenza di Michele Giorgio
RSI Info 26.04.2014, 20:15