L'ennesima rivoluzione targata Papa Francesco ha portato due grandi novità a Roma: l'apertura di Castel Gandolfo ai turisti e la creazione del più tra la stazione interna di Città del Vaticano e la residenza estiva. "Io a Castel Gandolfo non vado perché ho troppe cose da fare a Roma. Ma non voglio che queste ricchezze, queste bellezze, restino chiuse. Provvedete ad aprire le ville pontificie»: così il Papa, ha raccontato il direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, ha dato disposizione ai suoi collaboratori affinché le stanze 'segrete' della residenza pontifica ai Castelli potessero aprirsi al pubblico".
Per raggiungere Castel Gandolfo i visitatori potranno usufruire del treno, un mezzo popolare, secondo lo stile Francesco, e i turisti interessati (e che sono riusciti a prenotare) potranno salirvi direttamente dalla stazione dello Stato più piccolo del mondo. Per il viaggio inaugurale del collegamento ferroviario internazionale più corto del mondo dalle rotaie pontificie oggi, venerdì, è partito uno storico treno a vapore. Il servizio regolare sarà invece assicurato da un treno moderno, meno suggestivo ma più comodo.
Il problema sarà riuscire a salirci. Circolerà solo i sabati e i posti sono già tutti esauriti almeno fino alla metà di ottobre.
Diem/ANSA