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L’aggressore di Mette Frederiksen resta in carcere

Secondo testimoni la premier danese non è stata presa a pugni ma spinta con forza - Per lei nulla di grave, ma ha cancellato gli impegni della giornata - “Nessun movente politico”

  • 08.06.2024, 11:19
  • 08.06.2024, 17:09
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Mette Frederiksen

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Di: AFP/pon 

Un colpo di frusta: questa la diagnosi per la prima ministra danese Mette Frederiksen, aggredita per strada sabato sulla piazza Kultorvet a Copenhagen. Trasportata al Rigshospitalet per un controllo, è sotto shock per l’accaduto e - come comunicato dal suo servizio stampa - ha cancellato tutti gli impegni di sabato.

Si precisano intanto i contorni dell’accaduto, grazie alle testimonianze riportate dai media locali. La 46enne Frederiksen non sarebbe stata presa a pugni ma spinta con violenza. Non sarebbe nemmeno caduta e non presentava ferite visibili al volto. Secondo l’accusa, si è trattato di un “pugno al braccio destro”.

L’autore dell’aggressione, un 39enne di nazionalità polacca, è stato fermato ed è comparso sabato nel primo pomeriggio in tribunale, dove una giudice ha disposto che resterà per il momento in carcere, dopo aver ascoltato la testimonianza della vittima e visionato le immagini della videosorveglianza. La detenzione è stata prolungata fino al 20 giugno.

Secondo la polizia il gesto dell’uomo non aveva probabilmente un movente politico. L’aggressore pareva sotto l’effetto di qualche sostanza, borbottava e pareva assente quando è stato fermato, secondo un rapporto medico citato dalla procura.

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Notiziario

Notiziario 08.06.2024, 11:00

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