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Lecornu: “Sospesa la riforma delle pensioni”

L’annuncio del premier francese durante il suo discorso di politica generale all’Assemblea nazionale - Lo stop chiesto dal Partito socialista per non votare la sfiducia al governo

  • Oggi, 16:01
  • Oggi, 16:07
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Sebastien Lecornu

  • Keystone/AP
Di: Reuters/AFP/ATS/M. Ang. 

Il premier francese, Sébastien Lecornu, durante il suo discorso di politica generale all’Assemblée Nationale, nel tentativo di evitare che il suo fragile governo di minoranza venga immediatamente destituito, ha annunciato la “sospensione” dell’impopolare riforma delle pensioni, fino alle prossime elezioni presidenziali, previste per il 2027. Lo stop è stato chiesto dal Partito socialista per non votare la sfiducia al governo. Il voto del Ps, secondo i calcoli, sarebbe decisivo per la sopravvivenza dell’Esecutivo.

“Proporrò al Parlamento - ha detto Lecornu - fin dall’autunno, che sia sospesa la riforma del 2023 fino alle elezioni presidenziali, non ci sarà nessun aumento dell’età pensionabile da ora fino al gennaio 2028, come ha ulteriormente chiesto ieri il sindacato CFDT”. Lecornu ha aggiunto che ci sarà la sospensione anche, fino alla stessa data, dell’aumento dei contributi necessari per una pensione a tasso pieno. Lecornu ha poi aggiunto che il mancato introito dalle pensioni “dovrà essere compensato finanziariamente, anche con altre misure di taglio alla spesa”.

L’annuncio in Parlamento fa parte di un ultimo, disperato tentativo di creare le condizioni per l’approvazione di un bilancio ridotto per il 2026.

La riforma delle pensioni

La riforma delle pensioni è una delle politiche distintive di Macron nel suo secondo mandato presidenziale. Approvata dal parlamento senza votazione nel 2023, nonostante le proteste di massa, la riforma delle pensioni aumenta gradualmente l’età pensionabile da 62 a 64 anni. I partiti dell’opposizione vogliono che venga abolita. Il Partito Socialista ha chiesto l’abrogazione della legge e coloro che ne chiedono la sospensione hanno ottenuto un alleato di alto profilo; l’economista premio Nobel Philippe Aghion ha dichiarato all’emittente France 2 che la legge dovrebbe essere sospesa fino alle prossime elezioni presidenziali: “Penso che ora dovremmo fermare l’orologio fino alle elezioni presidenziali”, ha detto Aghion, sostenendo che così facendo si “calmeranno le acque” e “non costerà molto sospenderla”.

Un governo appeso a un filo

Con il suo governo appeso a un filo, il primo ministro appena riconfermato deve fare concessioni ai suoi oppositori politici per evitare un voto di sfiducia alla fine di questa settimana, mentre il Paese lotta per porre fine a una crisi politica che si protrae da tempo.

Lecornu, rinominato dal presidente Emmanuel Macron dopo una settimana di turbolenze politiche, ha incontrato martedì il suo gabinetto per discutere il progetto di bilancio 2026 che i legislatori esamineranno nei prossimi 70 giorni. 

Il partito di estrema destra Rassemblement National della leader Marine Le Pen e il partito di estrema sinistra France Insoumise non hanno perso tempo e hanno presentato mozioni di censura contro Lecornu, che saranno discusse giovedì. Entrambi i partiti hanno criticato aspramente la decisione di Macron di rinominare Lecornu, ex ministro della Difesa e quarto primo ministro in meno di un anno. A meno di due anni dalle prossime elezioni presidenziali, il Rassemblement National esorta Macron a indire un altro voto parlamentare anticipato, mentre la France Insoumise vuole che Macron si dimetta. I due partiti non dispongono di seggi sufficienti per rovesciare da soli il governo Lecornu, ma il primo ministro potrebbe essere rapidamente destituito se il Partito Socialista e i Verdi unissero le loro forze a quelle degli oppositori di Macron.

Lecornu è l’ultima possibilità per Macron

La riconferma di Lecornu è ampiamente considerata come l’ultima possibilità per Macron di rinvigorire il suo secondo mandato. Il suo schieramento centrista non ha la maggioranza all’Assemblea Nazionale e Macron sta affrontando crescenti critiche anche all’interno del proprio partito. La decisione a sorpresa di Macron dello scorso anno di sciogliere l’Assemblea Nazionale ha portato a un Parlamento sospeso e a una paralisi politica. Nel corso dell’ultimo anno, i governi di minoranza di Macron si sono succeduti in rapida successione, lasciando la Francia in una situazione di stallo mentre affrontava un aumento del tasso di povertà e una crescente crisi del debito che ha allarmato i mercati e i partner dell’UE.

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  • Keystone
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