Pabuk blocca migliaia di turisti

Sono migliaia i turisti, tra cui molti occidentali, che sono rimasti bloccati sulle isole del Golfo della Thailandia, a causa degli aeroporti regionali chiusi e dei traghetti costretti a restare all’ancora per l’arrivo della tempesta tropicale Pabuk, che ha investito venerdì questa zona molto apprezzata dai vacanzieri in questo periodo.

Tra i tanti turisti bloccati c'è anche il ticinese Símon Májek, attualmente sull'isola di Koh Tao, dove i trasporti sono paralizzati a causa dei venti tempestosi e delle continue mareggiate. Si è comunque organizzato, "facendo scorte di cibo e di acqua potenzialmente per due giorni", in attesa che il clima migliori. Májek ha spiegato che il rientro dipenderà dalla gravità dei "danni subiti dalle strutture". In base a questi riscontri si potrà "capire quando si potrà ripartire con le barche".

Pabuk è la prima burrasca, negli ultimi 30 anni, a colpire questa parte del territorio thailandese fuori dalla stagione dei monsoni. Si è rafforzata nelle ultime ore con venti che soffiano a quasi 100 km/h e onde alte oltre cinque metri, toccando terra molto più velocemente di quanto previsto dalle autorità locali.

Un pescatore della provincia di Pattani, non lontano dal confine malaysiano, è morto venerdì notte dopo che la sua imbarcazione è stata sommersa dalla mareggiata, mentre un altro membro dell’equipaggio risulta disperso. La tempesta ha flagellato le isole di Koh Samui, Koh Phangan e Koh Tao - dove si trova Símon - da sempre mete turistiche molto affollate durante le festività di fine anno.

Un dirigente del Centro meteorologico thailandese ha spiegato che tutte le isole sono state investite da Pabuk poiché il suo fronte è molto più esteso rispetto ad altre burrasche, mentre il responsabile delle autorità di Koh Phangan ha dichiarato che solo su quest’isola, famosa per le feste legate al plenilunio, sono ben diecimila i turisti che non possono lasciare i luoghi di vacanza.