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Rouen, spento il rogo chimico

Rimane la preoccupazione per le conseguenze delle sostanze sprigionate dalla fabbrica francese

  • 27.09.2019, 13:29
  • 22.11.2024, 21:04
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Notiziario 09.00 del 27.09.19 Spento l'incendio chimico a Rouen

RSI Info 27.09.2019, 13:25

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E' stato spento l'incendio che era divampato nella notte fra mercoledì e giovedì a Rouen, nel nord della Francia, nella fabbrica chimica "Lubrizol": un impianto classificato come "Seveso soglia elevata" in base alle direttive UE, quindi ad alto rischio per le materie prime utilizzate e che implica una particolare sorveglianza. Il rogo non ha causato vittime ma il rischio inquinamento non può ancora essere escluso, persistono anche timori di inquinamento della Senna.

Giunto d'urgenza sul posto per monitorare la situazione, il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, ha garantito che i "materiali più pericolosi" presenti nello stabilimento sono stati messi al sicuro, "portati via dal sito", scartando così il rischio di un secondo incidente. Ha però avvertito che la fitta coltre di fumo, di 22 chilometri di lunghezza per 6 chilometri di larghezza, "porta con sé un certo numero di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute".

La città rimane shock per quanto accaduto. I 500'000 abitanti della zona sono stati invitati a rimanere chiusi in casa almeno fino a venerdì sera, come i residenti di almeno 12 comuni nelle vicinanze. Le scuole di una parte del capoluogo della Normandia e dei 12 comuni colpiti resteranno chiuse anche domani e "riapriranno lunedì".

Intanto, mentre vengono pubblicate alcune raccomandazioni su come trattare frutta, verdura e animali eventualmente colpiti da scorie tossiche, il sindacato CGT invoca "massima trasparenza" nonché la "comunicazione della lista dei prodotti presenti sulla parte del sito andato in fiamme come anche l'insieme degli studi tossicologici su questi stessi prodotti". "Per esperienza sappiamo che è impossibile avere fiducia in questa comunicazione di Stato che si vuole rassicurante", attacca il sindacato, ricordando un precedente incidente del 2013, sempre nello stesso sito industriale appartenente al gruppo Bekshire Hathaway di Warren Buffett.

I pompieri hanno comunque deciso di mantenere un presidio sul sito della fabbrica, che produce additivi per carburante, da dove sale ancora un fumo bianco e persiste un "odore sgradevole".

ATS/M. Ang.

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