La Camera dei deputati italiana ha approvato giovedì, in via definitiva, il controverso disegno di legge concernente la riforma scolastica, già votato dal Senato due settimane fa.
Tra i più qualificanti dell'Esecutivo guidato da Matteo Renzi, il progetto, che tra l'altro prevede una maggiore autonomia dei singoli istuti sulla didattica e più potere a presidi e direttori, è aspramente criticato dai sindacati e dal corpo insegnante.
Una prima versione, contestata anche dalle piazze in maggio, era stata ritoccata. E' così stata abbandonata, per esempio, l'idea d'introdurre il merito quale criterio di promozione dei docenti, che continuerà a dipendere solo dall'anzianità di servizio.
AFP/dg