Il procuratore di Nanterre (Hauts-de-Seine) ha chiesto martedì il decreto di un non luogo a procedere nell'inchiesta sulla morte di Yasser Arafat del 2004. Il nocciolo del problema erano delle dosi superiori alla media di polonio 210, sostanza radioattiva tossica, nel corpo dell'allora leader palestinese.
Il procedimento è stato avviato nel 2012 a seguito di una denuncia contro ignoti presentata dalla vedova Suha Arafat. Suo marito era morto all'età di 75 anni, dopo una breve e misteriosa malattia, nell'ospedale militare Percy a Clamart.
Dalla tomba di Arafat, aperta alla fine del 2012, sono stati estratti sessanta campioni per l'analisi da parte di tre squadre di esperti (una svizzera, una francese e una russa). Gli esperti incaricati dai magistrati in Francia hanno escluso più volte la tesi di un avvelenamento.
ATS/px