I piccoli produttori di grappa che esercitano per hobby sono un patrimonio che va preservato. Dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha approvato lunedì a larga maggioranza una mozione del ticinese Fabio Regazzi (Centro) che chiede di ritornare alla vecchia prassi. La palla passa ora al Consiglio federale.
Attualmente, secondo il consigliere agli Stati, i requisiti per poter distillare in proprio sono troppo elevati. Va considerato, ha aggiunto, che queste persone non distillano per ragioni commerciali, ma per piacere. Si tratta di un hobby diffuso in tutto il paese, laddove vi è ancora attività agricola.
Ma, con l’entrata in vigore del nuovo articolo della Legge sulle bevande alcoliche, è stata de jure abrogata - a detta di Regazzi - la possibilità per i piccoli produttori, inclusi quelli che possiedono una concessione privata, di far capo alle distillerie domestiche. Di parere opposto la consigliera federale Karin Keller-Sutter, secondo cui il vero pericolo per questa tradizione è dato dal disinteresse delle nuove generazioni.

La grappa verso il marchio DOP
Il Quotidiano 19.11.2021, 20:00