L’iniziativa popolare promossa dai sindacati AVSPlus: per un’AVS forte, è stata chiaramente bocciata, mercoledì, anche dal Nazionale (131 contrari, 49 favorevoli). Un primo pollice verso era già giunto a giugno dagli Stati. L’iniziativa propone un incremento del 10% delle rendite AVS pari ad un aumento di 200 franchi per i singoli e di 350 per i coniugi.
Il dibattito e il risultato del voto ha messo in evidenza una netta spaccatura della Camera del popolo tra la destra (PLR, UDC, PPD, PBD e Verdi liberali) e il campo rosso-verde. Malgrado gli sforzi di PS e Verdi il campo borghese l’ha spuntata facendo leva sul fatto che il testo comporterebbe un aumento dei contributi sia per i datori di lavoro (0,4%) che per i lavoratori (0,4%).
Il sistema in vigore, per la maggioranza, funziona bene poiché le rendite più basse vengono rimpolpate dalle prestazioni complementari e bisogna concentrarsi sul progetto Previdenza per la vecchiaia 2020 già adottato dalla Camera dei cantoni durante la passata sessione estiva. Un sì all’iniziativa sarebbe, oggi, problematico anche dal punto di vista delle casse federali.