Il Consiglio nazionale ha deciso venerdì di non dare seguito alla petizione con cui si chiedeva che, in caso di assenza dal posto di lavoro, le donne incinte impiegate nel settore pubblico non siano svantaggiate rispetto a quelle attive in ambito privato. Per la maggioranza, modificare la normativa attuale significherebbe dover intervenire nelle legislazioni dei cantoni, violandone la sovranità.
Secondo il diritto in vigore, alle dipendenti in attesa di un figlio basta annunciare la vacanza al datore, regola non valida però per le funzionarie, che devono presentare certificato medico dopo cinque giorni. Una disparità di trattamento che, a detta dell'Ufficio federale del personale non è comunque fonte di particolari proteste o difficoltà.
ATS/dg