Jürg Jegge si è per la prima volta espresso oggi, venerdì, in merito agli abusi che gli vengono imputati da un ex allievo in un libro presentato martedì scorso
Il noto pedagogista riconosce di aver avuto "contatti di vario tipo, anche sessuali" con allievi di una classe speciale, sostenendo che erano però una forma di terapia. I fatti in questione risalgono agli anni Settanta, quando circolavano teorie che ipotizzavano l'emancipazione della persona attraverso la liberazione del corpo e della sessualità.
"Non tutti difendevano queste teorie, ma erano molto discusse", ha dichiarato Jegge, aggiungendo che il suo maggior errore fu di non aver considerato che per gli allievi era "una figura di riferimento e di autorità".
Sull'onda delle accuse riportate sul libro, Jegge ha lasciato mercoledì scorso, con effetto immediato, la fondazione Märtplatz, da lui stesso istituita nel 1985.
Red.MM/ARi
RG 12.30 del 08.04.17: la corrispondenza di Gian Paolo Driussi
RSI Info 08.04.2017, 17:00
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