Le rivelazioni di un ex allievo sugli abusi sessuali subiti da Juerg Jegge e le sue stesse dichiarazioni, hanno portato la procura zurighese ad avviare un'inchiesta sulle pratiche del celebre pedagogista svizzero. Gli inquirenti vogliono capire se si sia macchiato di atti criminali che non sono ancora caduti in prescrizione.
Venerdì pomeriggio, come riportano i domenicali, la magistratura ha aperto un procedimento preliminare sul caso emerso dalla pubblicazione di un libro in cui l’autore svela le pratiche subite da lui stesso e da quattro ex compagni di scuola. Il cantone "ha una responsabilità morale" in questa vicenda ha sottolineato la consigliera di Stato titolare dell'educazione Silvia Steiner.
L’oggi 73enne ammette di aver avuto contatti sessuali con allievi che negli anni '70 frequentavano la sua classe speciale. L’educatore, uno dei grandi specialisti della pedagogia elvetica (fondatore della fondazione Märtplatz dalla quale si è dimesso), sostiene che si trattava di una forma di terapia legata alle teorie, allora in voga, che ipotizzavano l'emancipazione della persona attraverso la liberazione del corpo e della sessualità.
Diem/ATS/Notiziario 08.00
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