Dal 2026 in Svizzera i volti dei sospettati di un reato potranno essere confrontati con le foto segnaletiche. Si applicherà così una procedura già esistente per le impronte digitali. Lo ha deciso giovedì il Consiglio federale approvando un credito di quasi 25 milioni di franchi per il rinnovo del sistema automatico d'identificazione delle impronte digitali gestito (AFIS). Governo che ha pure sottolineato che non si tratta di riconoscimento facciale., in quanto in Svizzera non ci sono le basi legali per questa procedura.
Ma per capire meglio a cosa andremo incontro è più semplice partire da un esempio: è notte, in un sottopassaggio una donna viene aggredita e derubata. Una telecamera di sorveglianza riprende la scena e la polizia acquisisce l'immagine del volto dell'autore, l'unico indizio per poter individuare l'aggressore. Attualmente quest'immagine non può essere confrontata con le foto segnaletiche.
Entro la fine del 2026 sarà invece possibile, appunto grazie al rinnovo dell'AFIS gestito dall'Ufficio federale di polizia (Fedpol). Si tratta di uno strumento fondamentale nella lotta contro la criminalità: ogni anno vengono infatti inviate più di 340'000 richieste d'identificazione sia dalla Svizzera che dall'estero.
Non un riconoscimento facciale
Il nuovo sistema non è però un riconoscimento facciale, in quanto in Svizzera non ci sono le basi legali per questa procedura. L'immagine del volto non potrà ad esempio essere confrontata con foto prese dai social, o con quelle dei documenti di identità. Non sarà neanche possibile fare un raffronto con le riprese in tempo reale delle telecamere di sorveglianza. Il confronto sarà effettuato solo con le foto segnaletiche; analogamente a quanto accade con le impronte digitali.
Questo tipo di identificazione non era stata implementata nel 2016, quando fu introdotto l'AFIS, perché i costi erano troppo elevati rispetto ai benefici. Ora, grazie ai progressi tecnologici la resa è decisamente maggiore. E lo sanno bene Francia, Germania e Austria dove questo tipo di identificazione è già usato, con risultati notevoli. Il progetto dovrebbe costare quasi 27 milioni di franchi per il periodo 2024-2026. I costi annuali sfioreranno i 6 milioni.